Holi
Holi, festa indù di primavera celebrata in tutto il nord dell’India nel giorno di luna piena di Phalguna (febbraio-marzo). I partecipanti si gettano acqua e polveri colorate l’un l’altro e, solo in questo giorno, si concede la licenza di invertire le solite classifiche di casta, sesso, status ed età. Nelle strade i festeggiamenti sono spesso segnati da un linguaggio e un comportamento ribelli, ma alla sua conclusione, quando tutti si lavano, indossano abiti bianchi e puliti e fanno visita ad amici, insegnanti e parenti, gli schemi ordinati della società vengono riaffermati e rinnovati. Holi inizia domenica 28 marzo 2021.
Holi è particolarmente apprezzato dagli adoratori del dio Krishna. La sua frivolezza generale è considerata come un’imitazione dei giochi di Krishna con le gopi (mogli e figlie dei mandriani). A Vraja (la moderna Gokul), i rituali di inversione culminano in una battaglia in cui le donne del villaggio natale di Radha, l’amante eternamente devota di Krishna, colpiscono gli uomini del villaggio di Krishna con bastoni; gli uomini si difendono con scudi. Nel Dolayatra (“Festival dell’altalena”), le immagini degli dei sono poste su piattaforme decorate e vengono fatte oscillare con l’accompagnamento di cicli di canzoni cantate solo nella stagione primaverile. In molti luoghi, i celebranti accendono un falò di prima mattina che rappresenta il rogo della demonessa Holika (o Holi), che fu arruolata da suo fratello, Hiranyakashipu, nel tentativo di uccidere suo figlio Prahlada a causa dell’incrollabile devozione di quest’ultimo a Vishnu. The burning of Holika prompts worshippers to remember how Vishnu (in the form of a lion-man, Narasimha) attacked and killed Hiranyakashipu, vindicating both Prahlada and Vishnu.