I Bee Gees

Dopo essere emigrati in Australia con i loro genitori, i fratelli Gibb tornarono in Inghilterra a metà degli anni ’60 per proseguire la loro carriera di cantanti. Le loro prime registrazioni, che includono successi drammatici come “Massachusetts” (1967), attirano i paragoni con i Beatles. Il trio raggiunse la Top Ten con “I’ve Gotta Get a Message to You” e “I Started a Joke” (entrambe del 1968), ma si separarono brevemente dopo il relativo fallimento del loro concept album Odessa (1969). Una volta riuniti, ebbero dei successi con “Lonely Days” (1970) e “How Can You Mend a Broken Heart” (1971), ma ci furono diversi anni senza successi prima di tornare in classifica con Main Course (1975). Registrato a Miami, basato sul rhythm and blues e caratterizzato dal singolo “Jive Talkin'”, mise i Bee Gees all’avanguardia del movimento disco, che il loro lavoro sull’album Saturday Night Fever (1977) avrebbe reso popolare e in molti modi definito. La registrazione guadagnò diversi Grammy Awards, incluso l’album dell’anno. Oltre a scrivere i loro successi, come “Stayin’ Alive”, i fratelli composero brani per altri artisti sull’album, che alla fine avrebbe venduto 40 milioni di copie. Gli album successivi, tuttavia, non riuscirono ad eguagliare il successo del loro lavoro precedente. Il gruppo si è sciolto in diverse occasioni, in particolare dopo la morte di Maurice nel 2003, anche se Barry e Robin si sono riuniti nel 2009 e hanno fatto diverse apparizioni. Dopo la morte di Robin nel 2012, Barry occasionalmente si è esibito e ha registrato come solista.

Nel 1997 il gruppo è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame e nel 2015 ha ricevuto un Grammy alla carriera. Il documentario The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart è apparso nel 2020.