Income
In economics, “factor income” is the return accruing for a person, or a nation, derived from the “factors of production”: rental income, wages generated by labor, the interest created by capital, and profits from entrepreneurial ventures.
In consumer theory ‘income’ is another name for the “budget constraint,” an amount Y {\displaystyle Y}
to be spent on different goods x and y in quantities x {\displaystyle x}
and y {\displaystyle y}
at prices P x {\displaystyle P_{x}}
and P y {\displaystyle P_{y}}
. The basic equation for this is Y = P x ⋅ x + P y ⋅ y {\displaystyle Y=P_{x}\cdot x+P_{y}\cdot y}
This equation implies two things. In primo luogo l’acquisto di una unità in più del bene x implica l’acquisto di P x P y {displaystyle {\frac {P_{x}}{P_{y}}}}
meno unità del bene y. Quindi, P x P y {displaystyle {\frac {P_{x}{P_{y}}}}
è il prezzo relativo di un’unità di x rispetto al numero di unità cedute in y. In secondo luogo, se il prezzo di x scende per un fisso Y {\displaystyle Y}
e P y fisso, {displaystyle P_{y},}
allora il suo prezzo relativo scende. L’ipotesi abituale, la legge della domanda, è che la quantità richiesta di x aumenterebbe al prezzo più basso. L’analisi può essere generalizzata a più di due beni.
La generalizzazione teorica a più di un periodo è un vincolo di ricchezza e reddito multi-periodo. Per esempio, la stessa persona può acquisire competenze più produttive o acquisire beni più produttivi per guadagnare un reddito più alto. Nel caso multiperiodale, qualcosa potrebbe anche accadere all’economia al di fuori del controllo dell’individuo per ridurre (o aumentare) il flusso di reddito. Il cambiamento del reddito misurato e la sua relazione con il consumo nel tempo potrebbero essere modellati di conseguenza, come nell’ipotesi del reddito permanente.
Reddito pieno e reddito di Haig-SimonsModifica
Il “reddito pieno” si riferisce all’accumulo di entrambe le capacità di consumo monetario e non monetario di una data entità, come una persona o una famiglia. Secondo quella che l’economista Nicholas Barr descrive come la “definizione classica del reddito” (la definizione Haig-Simons del 1938): “il reddito può essere definito come la… somma di (1) il valore di mercato dei diritti esercitati nel consumo e (2) la variazione del valore della riserva dei diritti di proprietà…” Poiché il potenziale di consumo dei beni non monetari, come il tempo libero, non può essere misurato, il reddito monetario può essere pensato come una proxy del reddito completo. Come tale, tuttavia, è criticato per essere inaffidabile, cioè per non riflettere accuratamente la ricchezza (e quindi le opportunità di consumo) di un dato agente. Omette l’utilità che una persona può derivare dal reddito non monetario e, a livello macroeconomico, non riesce a tracciare accuratamente il benessere sociale. Secondo Barr, “in pratica il reddito monetario come proporzione del reddito totale varia ampiamente e in modo non sistematico. La non osservabilità del reddito totale impedisce una caratterizzazione completa dell’insieme di opportunità individuali, costringendoci a usare l’inaffidabile metro di misura del reddito monetario.