La consapevolezza del paziente dello scotoma centrale binoculare nella degenerazione maculare legata all’età

Scopo: Valutare se i pazienti con degenerazione maculare legata all’età (AMD) sono consapevoli dei difetti del campo visivo centrale binoculare.

Metodi: A centocinquantatre pazienti AMD consecutivi nella loro valutazione iniziale di riabilitazione dell’ipovisione è stato chiesto immediatamente all’inizio della loro visita (1) se erano in grado di vedere eventuali punti ciechi o difetti nel loro campo visivo e (2) se avevano qualche prova o esperienza che li ha portati a credere di avere difetti nel loro campo visivo. Hanno poi fatto valutare la loro visione con un test del campo visivo centrale binoculare usando il California Central Visual Field Test, le prestazioni di lettura binoculare valutate usando le tabelle Smith-Kettlewell Reading Test (SK Read) e MN Read, e l’acuità visiva misurata usando la tabella ETDRS a 1 metro. Sono stati annotati i diametri medi degli scotomi con bordi vicino alla fissazione.

Risultati: L’acuità visiva mediana era 20/253 (range 20/40 a movimenti della mano). Gli scotomi binoculari erano presenti nell’88% dei pazienti (il 66% aveva uno scotoma denso). Dei pazienti con scotomi binoculari, il 56% era totalmente inconsapevole della loro presenza, anche con scotomi densi che misuravano fino a 30° di diametro; l’1,5% poteva vedere fugacemente un difetto nel proprio campo visivo al risveglio; e il 44% riferiva esperienze di cose che “sparivano” su di loro. La mediana e la gamma dei diametri degli scotomi per quelli inconsapevoli rispetto a quelli con una certa consapevolezza dei loro scotomi erano comparabili. Non c’era una relazione significativa della consapevolezza dello scotoma con l’età, l’acuità, la dimensione dello scotoma, la densità o la durata dell’insorgenza. La consapevolezza dello scotoma era associata a meno errori sulla lettura SK (p < 0,01).

Conclusioni: I medici ipovedenti non possono dipendere dal fatto che i pazienti riferiscano la presenza di scotomi significativi; pertanto, è necessario eseguire test appropriati. La presenza di scotomi ha diminuito l’accuratezza della lettura, ma una certa consapevolezza degli scotomi ha avuto la tendenza a migliorare l’accuratezza. Il valore dei programmi di riabilitazione volti ad aumentare la consapevolezza dei pazienti sui loro scotomi può essere supportato da queste prove.