Latino/Voce passiva Lezione 1
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Se hai seguito questo corso finora, abbiamo imparato i verbi di voce attiva in tutti e sei i tempi dell’indicativo, voce attiva. (I tempi presente, imperfetto e futuro costituiscono il “sistema presente”; perfetto, piuccheperfetto e futuro perfetto costituiscono il “sistema perfetto”). Ora è il momento di aggiungere il rovescio della medaglia della voce attiva, la voce passiva.
La voce attiva deriva dalla radice latina
agō, agere, egī, actus = agire;
il soggetto della frase è l’agente, o attore, che compie l’azione del verbo. Per aiutare i miei studenti a capire questo, gli faccio adottare una posa da supereroe. La voce passiva deriva dalla radice latina
patior, patī, passus = subire, permettere;
il soggetto della frase è il “paziente” che riceve l’azione del verbo. Dico ai miei studenti di imitare l’omicidio stradale. Gli studenti delle scuole medie AMANO questo, e se non altro, li ho aiutati a imparare una preziosa lezione di vita; generalmente è meglio essere attivi che passivi. Come scrittore, dovresti usare la voce passiva solo quando vuoi concentrarti sull’azione stessa e su ciò che fa alla persona/cosa che la riceve; altrimenti la tua scrittura diventa più debole. Ma naturalmente come studente è qualcosa che deve essere imparato.
Se ti ricordi come coniugare i verbi deponenti, conosci già le terminazioni della voce passiva! I verbi deponenti sono verbi con un significato attivo, ma forme passive. Sono introdotti qui:
Al presente: Verbi deponenti, tempo presente. Al tempo imperfetto: al tempo imperfetto 3. Al futuro: tempo futuro 3.
Questi sono i tre tempi del sistema del presente. Le terminazioni della voce passiva sono
r, ris, tur, mur, minī, ntur
per tutti e tre i tempi; nell’imperfetto, la vocale di collegamento (ā per la prima coniugazione, e per la 2, 3 e 4) si aggiunge al segno di tempo -ba- seguito dalle terminazioni.
Nel futuro, la 1ª e la 2ª coniugazione hanno le loro vocali di collegamento, seguite dal segno del tempo, che subisce anch’esso dei cambiamenti di vocale, per cui finisce come
-bor, beris, bitur, bimur, biminī, buntur
La terza e la quarta seguono lo stesso schema
-ar, -ēris, -ētur, ēmur, ēminī, entur
Una tabella di coniugazione abbastanza buona può essere trovata qui, anche se potreste preferire i macron piuttosto che le umlaut sulle vocali lunghe. Ci sono anche tabelle su Wikibooks.
Per indicare l’agente vivente (la persona o l’animale che compie l’azione di un verbo passivo), usate l'”ablativo di agente” = preposizione ā / ab + l’ablativo. Per indicare l’agente o il mezzo non vivente, usa l'”ablativo di mezzo” che è l’ablativo da solo, senza preposizione. Può aiutare a ricordare che le persone sono più importanti delle cose; esse ottengono una preposizione, le cose no.