Le migliori canzoni di Tupac: 20 tracce essenziali
Nato il 16 giugno 1971, Tupac Shakur rimane uno dei rapper più famosi di tutti i tempi. Attraverso la sua abilità lirica e la sua consapevolezza sociale, il suo flusso caratteristico e un magnifico orecchio per i beat, ha creato alcune delle più grandi canzoni di tutti i tempi. E come primo rapper solista della storia ad entrare nella Rock And Roll Hall Of Fame, e primo artista hip-hop a pubblicare un doppio album, Tupac ha sempre tracciato la rotta, senza mai seguirla. La sua faida con The Notorious BIG incombe ancora sul mondo dell’hip-hop, ma il suo talento unico, la sua carriera e la sua eredità trascendono tutto questo, e le migliori canzoni di Tupac lo rendono il rapper più essenziale della storia dell’hip-hop.
Ascolta il meglio di Tupac Shakur su Apple Music e Spotify, e scorri in basso per le nostre migliori canzoni di Tupac.
Best Tupac Songs: 20 Essential Tracks
20: ‘So Many Tears’
Plenty of Tupac songs contain religious references and motifs, but ‘So Many Tears’, from Me Against The World, directly quotes Psalm 23:4. The album was recorded in 1995 and reflects the sombre, introspective mood he was in as he faced an impending jail sentence. He’s regretful for some of his actions and the situation, but also knows that these events shape him.
19: ‘Temptations’
Thanks to legendary hip-hop producer Easy Mo Bee (and Erick Sermon of EPMD on a sample), this is one of Pac’s most old-school-inspired tracks. Hearkening back to a bygone era without feeling like a gimmick, ‘Temptations’ describes struggles with relationships, love and dating, all of which are in Pac’s wheelhouse.
18: ‘Keep Ya Head Up’
Tupac rappava spesso sulle lotte specifiche della femminilità – specialmente della femminilità nera – in America, e ‘Keep Ya Head Up’ è un’ode agrodolce in cui Pac chiama fuori il modo in cui gli uomini trattano le donne. Pochi rapper possono fare proprio un campione di Marvin Gaye, ma Tupac ci riesce in un brano che si guadagna più che bene il suo posto tra le migliori canzoni di Tupac.
17: ‘Trapped’
Anche se sia ‘Trapped’ che ‘Brenda’s Got A Baby’ appaiono sull’album di debutto di Tupac, 2Pacalypse Now, la prima sembra provenire da un’epoca precedente. La voce di Pac non aveva raggiunto lo stesso livello di furia che avrebbe mostrato in seguito, ma quando rappa di essere stato molestato dalla polizia, il dolore e la rabbia sono lì proprio sotto il gancio funky. ‘Trapped’ era un primo demo, scritto dall’amico di Pac, Ray Luv, e, in onore del suo amico, il rapper ne fece il primo singolo dell’album.
16: ‘Dear Mama’
Tupac non è l’unico rapper la cui carriera è stata plasmata dal rapporto con sua madre. Dato che era costantemente in lirica sul ruolo delle donne nella sua vita e nella cultura in generale, questo tributo a sua madre, Afeni Shakur, è particolarmente significativo. Come uno dei suoi brani più amati, ‘Dear Mama’ dettaglia le sue lotte, sia come genitore che come essere umano. Qui Tupac ha raggiunto un punto di apprezzamento e comprensione per sua madre, che lo ha cresciuto da solo.
15: ‘Picture Me Rollin”
Questo taglio G-funk è una delle canzoni di Tupac “appena uscito di prigione” ed è uno dei più invitanti colpi di avvertimento che Tupac abbia mai sparato. Dato che il suo testo è provocatorio e militarista, la canzone è particolarmente scorrevole. “Una vita da vivere, è così difficile essere positivi/Quando i ni__as sparano alla tua culla/Mamma, sono ancora thuggin’/Il mondo è una zona di guerra”, rappa Pac. Il compagno di etichetta della Death Row e il cantante della R&B Danny Boy è apparso in parecchie canzoni di Pac, ma questa potrebbe rivaleggiare con ‘Ain’t Mad At Cha’ come una delle migliori coppie.
14: ‘How Long Will They Mourn Me?
‘How Long Will They Mourn Me’ è una delle migliori canzoni di Tupac, non solo per il suo modo di rappare, come sempre impeccabile, ma perché è un pezzo essenziale per le posse. Pac ha solo una strofa e appare sul gancio, mentre la traccia vanta una classica apparizione di Nate Dogg, insieme ai featuring di Rated R, Big Skye e Macadoshis.
13: ‘Hit ‘Em Up’
Prima che ‘Ether’ di Nas diventasse la stenografia di una devastante diss track, c’era ‘Hit ‘Em Up’ di Tupac. Pac prende in giro ‘Player’s Anthem’ di Junior MAFIA nel gancio e aggredisce verbalmente praticamente tutti quelli della East Coast. Con un altro enorme beat di Johnny “J”, ‘Hit ‘Em Up’ fu la diss track definitiva nella faida tra East Coast e West Coast, la cui ombra incombe ancora sul rap.
12: ‘Brenda’s Got A Baby’
La carriera di Tupac sarebbe stata definita dalla sua dedizione sia allo storytelling che alla consapevolezza sociale, e questo, il suo singolo di debutto, ha entrambi. ‘Brenda’s Got A Baby’ è una canzone di ampio respiro che tocca la gravidanza adolescenziale, la paternità, la violenza sessuale, il sostegno del governo e l’uso di droghe – è un racconto ammonitore, ma anche comprensivo della tragedia. Come molte delle migliori canzoni di Tupac, è uno dei brani più referenziati dell’hip-hop.
11: ‘Me And My Girlfriend’
Tupac ha rappato molto sull’amore e sul sesso, ma come indica il titolo, questa canzone riguarda più che altro l’andare con una donna specifica per più di una notte. Ha uno dei flussi più riconoscibili di Tupac e stabilisce il mantra del “ride or die”. È anche una delle canzoni di Tupac più citate e referenziate, soprattutto in “03 Bonnie & Clyde” di Jay Z e Beyoncé.
10: ‘How Do U Want It’
Con K-Ci e JoJo di Jodeci sul ritornello, ‘How Do U Want It’ è due canzoni in una. Ovviamente una ballata sessuale, è anche un’esplorazione di ciò che significa raggiungere la fama e il successo, e di come ci confrontiamo con queste cose una volta che le abbiamo ottenute. Johnny “J”, che ha prodotto una sfilza di canzoni su All Eyez On Me, usa un campione di Quincy Jones e fa rimbalzare il tutto come l’inferno.
9: ‘To Live And Die In LA’
Visto come un’altra voce profetica di Tupac, ‘To Live And Die In LA’ è una nostalgica lettera d’amore alla città che lo ha reso una star e, con una serie di riferimenti ancora più specifici a LA, è una specie di brano di risposta a ‘California Love’. Ma anche mentre si vanta della sua città, Tupac chiama fuori la cultura delle gang che l’ha pervasa: “Potremmo litigare tra di noi, ma ti prometto questo: bruceremo questa puttana, facendoci incazzare”, rappa, riferendosi alle famigerate rivolte di Los Angeles.
8: ‘Can’t C Me’
‘Can’t C Me’ è un inno pieno di campioni con il crooning di George Clinton. Il flow di Tupac è concentrato ma frenetico su uno dei beat più potenti di Dr Dre dell’epoca. Per quanto riguarda le migliori canzoni di Tupac, “Can’t C Me” lo vede rappare al massimo delle sue capacità: sovralimentato e praticamente esploso fuori dalla cabina di registrazione. Non solo una delle migliori canzoni di Tupac di sempre, ma una traccia definitiva dell’epoca.
7: ‘2 Of Amerikaz Most Wanted’
Sono passati più di 20 anni dall’uscita di questa canzone, e Tupac e Snoop Dogg sono probabilmente ancora i rapper più famosi della West Coast. Per uno dei più grandi team up della storia dell’hip-hop, Daz Dillinger ha creato un beat che quasi rivaleggia con quello di ‘Ambitionz As A Ridah’ – il che è tutto dire. Ci voleva una personalità grande come quella di Snoop per rivaleggiare con Pac in una traccia, e anche tra le altre collaborazioni mostruose di Pac, questa si distingue.
6: ‘I Ain’t Mad At Cha’
“Bittersweet” era una delle cose che Tupac faceva meglio. Paragonato ad alcuni degli altri beat che Dillinger ha fatto per Pac, questo suona come se venisse direttamente dalla chiesa. Tupac ricorda gli amici da cui si è allontanato e i modi in cui la fama ha cambiato le sue relazioni. Non solo fa riferimento alla mancanza di amarezza che ha provato verso gli ex amici e le diverse direzioni in cui la vita li ha portati, la canzone cattura la realizzazione che è difficile biasimare qualcuno per aver fatto ciò che è necessario per cambiare la propria vita.
5: ‘California Love’
Non per esagerare nell’ovvio, ma questa è una delle canzoni californiane più riconoscibili in giro. Incapsula un suono e un’epoca specifici e presenta uno dei beat G-funk più funky di Dre. California Love’ fu anche il primo singolo di Tupac per la Death Row Records, e l’opportunità di lavorare con Dre è uno dei motivi principali per cui Pac si unì all’etichetta che avrebbe definito la sua eredità. Mentre nomina i quartieri e le caratteristiche dello stile degli anni ’90, “California Love” è un’istantanea del tempo che ancora risuona in ogni autoradio di Los Angeles. Dre ha messo Compton sulla mappa, mentre Pac ha messo la California sulla scena mondiale.
4: ‘Changes’
‘Changes’ è una delle canzoni di Tupac più melodiche che ci siano, eppure, vista la radio che la suona oggi, è difficile credere che la canzone non sia stata pubblicata come singolo durante la sua vita. Il suono agrodolce del gancio di Talent nasconde il triste – e ancora terribilmente prevalente – atto d’accusa contro la violenza della polizia nei confronti degli uomini di colore in America.
3: ‘Life Goes On’
Dalla sua consegna appassionata e dai melodici cori di Stacey Smallie, ‘Life Goes On’ è una delle canzoni più toccanti di Tupac. Questo inno immortale parla della dura realtà della vita frenetica e ricorda a tutti quelli come lui che c’è un mondo migliore. Ogni verso è più onesto e rivelatore del precedente, rendendo la canzone una voce straziante in un corpo di lavoro che ha esplorato a fondo la vita e la morte.
2: ‘Ambitionz Az A Ridah’
La traccia introduttiva di uno dei più grandi album nella storia dell’hip-hop doveva essere grande – e lo era. Da “Let’s get ready to rumble” di Michael Buffer all’enorme beat di Daz Dillinger e forse il gancio più interpolato nel pantheon dell’hip-hop, questo pezzo di All Eyez On Me è senza dubbio la colonna sonora di Tupac.
1: ‘Hail Mary’
‘Hail Mary’ non ha lo stesso riconoscimento del nome di alcuni dei suoi segnali più mainstream, ma, in termini di abilità artistica, è in cima alle migliori canzoni di Tupac. Hail Mary’ era il terzo singolo dell’ultimo album postumo di Pac, The Don Killuminati: The 7 Day Theory, che registrò sotto il nuovo moniker Makaveli. Per questa traccia, il produttore Hurt-M-Badd ha realizzato uno dei beat più ossessionanti di tutti i tempi, con momenti sorprendenti che quasi eclissano il resto della canzone. Anche se “Hail Mary” presenta versi di Kastro, Young Noble e Yaki Kadafi dei The Outlawz, insieme a Prince Ital Joe, è lo show di Pac. Nel suo miglior flusso e ritornello di sempre, Pac è spavaldo, paranoico, religioso e provocatorio. È se stesso.
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