Quali sono i migliori integratori per abbassare i livelli di zucchero nel sangue (glicemia) in individui pre-diabetici o diabetici?

Domanda:

Quali sono i migliori integratori per abbassare i livelli di zucchero nel sangue (glicemia) negli individui pre-diabetici o diabetici?

Risposta:

Se c’è un settore in cui gli integratori alimentari sono davvero efficaci è questo. Esistono numerose sostanze, per lo più di origine naturale, che sono in grado di ridurre la glicemia e di migliorare la vita quotidiana delle persone affette da diabete; principalmente, questi integratori aiutano ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue attraverso tre diversi meccanismi:

  • Aumentano la secrezione di insulina che rende più facile l’assorbimento degli zuccheri nel sangue nelle cellule.
  • Stimolano la glicolisi, un processo in cui lo zucchero viene scomposto per produrre energia.
  • Rallentano la sintesi del glucosio nel fegato dalle riserve di non-carboidrati (un processo noto come gluconeogenesi).

Berberina: senza dubbio la più impressionante

La berberina è il componente principale di diverse piante utilizzate nella medicina tradizionale come la Rhizoma coptidis e la Berberis vulgaris (crespino). È probabilmente il rimedio naturale più efficace per abbassare la glicemia.

I test del sangue dimostrano che è in grado di ridurre i livelli di zucchero nel sangue a digiuno e post-prandiale (quest’ultima è la glicemia misurata dopo un pasto), oltre ad avere un effetto positivo sul peso (1-4).

Un recente studio ha dimostrato che l’assunzione di 500 mg di berberina due volte al giorno per tre mesi ha prodotto miglioramenti drammatici nei livelli di zucchero nel sangue a digiuno e post-prandiale, e nei livelli di Hba1c (il miglior indicatore della glicemia in un determinato periodo) (5). In un altro studio, la berberina è risultata efficace almeno quanto la metformina, il farmaco per il diabete più comunemente prescritto (6).

Nel febbraio 2015, una meta-analisi (7), che è un ‘super-studio’ che passa in rassegna tutte le ricerche serie pubblicate su un argomento, ha confermato l’efficacia della berberina per “migliorare il diabete di tipo 2”, “migliorare l’iperlipidemia” e anche “ridurre l’ipertensione”, senza causare il minimo effetto collaterale! Questo “super-studio” si è basato su 27 studi clinici – test condotti direttamente sull’uomo.

La dose corretta: una capsula di berberina da 500 mg assunta poco prima o dopo i due pasti principali della giornata.

Vitamina D: un must assoluto, soprattutto per chi è in sovrappeso

Anche se la vitamina D è una sostanza organica vitale per il buon funzionamento dell’organismo, quasi l’80% delle popolazioni occidentali e quasi tutti gli over 60 non raggiungono le dosi raccomandate.

Oltre al ruolo chiave che svolge nell’assorbimento del calcio, la vitamina D riduce il rischio di resistenza all’insulina, un processo patologico che si verifica nei diabetici e aggrava la malattia. Questo effetto benefico può essere più marcato negli individui in sovrappeso: uno studio ha dimostrato che gli obesi con livelli inadeguati di vitamina D avevano un rischio 12 volte maggiore di insulino-resistenza (8).

Ma questo effetto si vede anche nelle persone “sane”: i soggetti in buona salute che hanno preso la vitamina D3 (420IU/giorno per un anno) hanno visto i loro livelli di vitamina D nel sangue aumentare (da 13ng/ml a 24ng/mL), la loro glicemia a digiuno diminuire (da 88.3mg/dL a 85.3mg/dL) e la loro insulino-resistenza migliorare significativamente (da 1.17 a 0.84) (9). Un altro studio ha dimostrato che l’assunzione di almeno 500IU di vitamina D al giorno abbassa il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 tra il 10% e il 40% a seconda dei livelli iniziali di vitamina D circolante (10).

La dose corretta: una compressa al giorno di vitamina D3 1000IU per almeno tre mesi, idealmente nel periodo invernale per compensare la mancanza di sole.

Ginseng: un tonico che riduce anche la glicemia

L’abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue non è il beneficio principale del ginseng: è noto più per essere in grado di rivitalizzare il corpo e stimolare il sistema immunitario in individui deboli o affaticati.

Ma ci sono chiare prove da studi clinici di questa proprietà di abbassamento della glicemia: uno studio su anziani diabetici di tipo 2 ha mostrato che l’integrazione quotidiana con un estratto standardizzato al 10% di ginsenosidi (3 x 1g/giorno per due mesi, presi 40 minuti prima di ogni pasto) ha ridotto la glicemia a digiuno (- 0,71 mmol/L) (11) e i livelli di HbA1-c (-0,3%). Un altro studio ha mostrato che il ginseng standardizzato era anche in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue post-prandiale senza alterare la secrezione di insulina o causare effetti collaterali (12).

La dose corretta: 3-4 capsule di Ginseng standardizzato al 30% di ginsenosidi (i principi attivi), prese poco prima dei pasti.

Cromo: un minerale che aumenta l’azione dell’insulina

Il cromo è un oligoelemento di cui il corpo ha bisogno per funzionare correttamente. Una delle sue caratteristiche è la capacità di aumentare la sensibilità dei tessuti all’insulina che aiuta a ridurre i livelli di zucchero e di insulina nel sangue. Purtroppo, i metodi di coltivazione intensiva e la raffinazione moderna riducono il contenuto di cromo negli alimenti… Inoltre, studi epidemiologici dimostrano che i livelli di cromo diminuiscono con l’età e questo è associato allo sviluppo del diabete di tipo 2.

Una meta-analisi di 41 studi clinici sull’integrazione di cromo (con dosi che vanno da 1 a 1000 µg per periodi compresi tra 3 e 8 mesi) ha confermato la sua efficacia nel ridurre la glicemia a digiuno e i livelli di HbA1c in soggetti diabetici (13).

La dose corretta: 2 capsule di Crominex® 3+ (cioè 2 x 400 µg) dopo i due pasti principali della giornata.

Acido alfa-lipoico: il super-antiossidante universale per i diabetici di lunga durata

Presente in ogni cellula del corpo, l’acido alfa-lipoico (ALA) è più mirato alla ‘limitazione dei danni’ in coloro che soffrono di diabete da diversi anni.

La somministrazione orale di ALA riduce i sintomi della neuropatia indotta dal diabete, come dolore, intorpidimento e formicolio alle gambe. Ma uno studio recente ha dimostrato che 300-1200 mg al giorno possono ugualmente migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre i livelli di zucchero nel sangue nei diabetici di tipo 2 (14).

La dose corretta: 3 capsule di acido R-lipoico (3 x 100 mg) distribuite nel corso della giornata, per un periodo di diversi mesi.

In misura minore, sono efficaci nel ridurre la glicemia anche: curcumina, fibre alimentari, estratti di Gymnema sylvestre e silimarina.

Inversamente, queste sostanze dovrebbero essere evitate se si vuole ridurre la glicemia: niacina, enzimi digestivi, CLA (acido linoleico coniugato), olio di krill e vitamina C.