Septima Poinsette Clark (1898-1987)
Septima Poinsette Clark è forse l’unica donna a svolgere un ruolo significativo nell’educazione degli afroamericani ai pieni diritti di cittadinanza senza ottenere un riconoscimento sufficiente. Clark è nata seconda di otto figli a Charleston, nella Carolina del Sud, da Peter Poinsette, un ex schiavo, e da sua moglie Victoria Warren Anderson, una lavandaia. Lei e la sua famiglia hanno lottato per pagarsi un’istruzione superiore, e si è laureata all’Avery Normal Institute nel 1916. Sposò un marinaio della Marina, Nerie Clark, nel 1919. Il primo figlio della coppia morì nell’infanzia; un figlio nacque nel 1925, ma il marito della Clark morì poco dopo. Insegnando in scuole segregate in varie località, guadagnò una laurea al Benedict College nel 1942 e un master all’Hampton Institute nel 1946.
Clark non solo insegnò a giovani studenti, ma tenne anche lezioni informali di alfabetizzazione per adulti. Spingeva anche un programma di educazione e parità di diritti in numerose organizzazioni come la Young Women’s Christian Association (YWCA), la Federation of Women’s Clubs, il Council of Negro Women e, soprattutto, la National Association for the Advancement of Colored People (NAACP).
Nel 1956, quando la Carolina del Sud vietò l’iscrizione alla NAACP, la Clark perse il suo lavoro di insegnante e la sua pensione quando si rifiutò di conformarsi. Assunta da Myles Horton, la Clark divenne direttrice dei workshop alla Highlander Folk School in Tennessee. Quando questo programma fu assorbito dalla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), Clark e sua cugina Bernice Robinson crearono la prima scuola di cittadinanza per educare i neri all’alfabetizzazione, al governo statale e alle procedure elettorali. Viaggiando per tutto il Sud, la Clark formò insegnanti per le scuole di cittadinanza e assistette alle marce e alle proteste della SCLC, lavorando con il Dr. Martin Luther King, Jr. e Andrew Young. Il Dr. King riconobbe Clark quando ricevette il premio Nobel per la pace nel 1964, insistendo perché lei lo accompagnasse in Svezia. Ha scritto due autobiografie che delineano la sua filosofia nonviolenta, Echo in My Soul (1962) e Ready from Within (1986).