Sviluppo prenatale
Scissione e blastulazione
Attraverso il processo di mitosi, lo zigote relativamente enorme si suddivide direttamente in molte cellule più piccole di dimensioni convenzionali, adatte come prime unità di costruzione del futuro organismo. Questo processo è chiamato scissione e le cellule risultanti sono blastomeri. La tendenza del progressivo aumento del numero di cellule a seguire una sequenza di raddoppiamento viene presto disturbata e poi persa. Ogni blastomero riceve il complemento completo di cromosomi paterni e materni.
La suddivisione dello zigote in blastomeri inizia quando è ancora in alto nella tuba uterina. I blastomeri coerenti sono trasportati verso il basso principalmente, almeno, dalle contrazioni muscolari della parete tubarica. Tale trasporto è relativamente rapido fino a quando si raggiunge l’estremità inferiore della tuba, e qui la scissione continua per circa due giorni prima che l’ammasso multicellulare venga espulso nell’utero. La ragione completa di questo ritardo non è chiara, ma serve a trattenere i blastomeri che si scindono fino a quando il rivestimento uterino è adeguatamente preparato a ricevere il suo futuro ospite.
Poiché l’uovo umano contiene poco materiale inerte del tuorlo e poiché questo è distribuito piuttosto uniformemente nel citoplasma, le cellule figlie di ogni mitosi sono praticamente uguali in dimensioni e composizione. Questo tipo di scissione è noto come scissione totale ed uguale. I blastomeri appiccicosi aderiscono, e l’ammasso è ancora trattenuto per un certo tempo all’interno della capsula gelatinosa – la zona pellucida – che aveva racchiuso l’ovocita in crescita e ovulato. Non c’è crescita nei blastomeri che si dividono rapidamente, così che la massa totale di sostanza vivente non aumenta durante il periodo di scissione.
Entro il quarto giorno dopo la fecondazione, un grappolo di circa 12 blastomeri passa dalla tuba uterina nell’utero. In questa fase l’ammasso è chiamato morula. Quando sono stati prodotti circa 30 blastomeri, tra alcune delle cellule interne si accumulano pozze di liquido chiaro, e questi spazi si fondono presto in una cavità subcentrale comune. La palla cellulare cava risultante è una blastula di un tipo particolare che si verifica nei mammiferi ed è chiamata blastocisti; la sua cavità è la blastocoel.
Un ammasso cellulare interno, eccentrico in posizione e ora chiamato massa cellulare interna, si svilupperà nell’embrione. La capsula esterna di cellule più piccole, che avvolge l’ammasso interno segregato, costituisce il trofoblasto. Esso contribuirà alla formazione della placenta e delle membrane fetali. Durante la sua permanenza nella cavità uterina, la blastocisti perde la sua capsula gelatinosa, si impregna di liquido e si espande fino a raggiungere un diametro di 0,2 mm (0,008 pollici); questo è quasi il doppio del diametro dello zigote all’inizio della scissione. Probabilmente diverse centinaia di blastomeri si sono formati prima che la blastocisti si attacchi al rivestimento uterino.