Territorio del Nord-Ovest

Il Territorio del Nord-Ovest, o Vecchio Nord-Ovest, si riferisce all’area che divenne gli stati di Ohio, Indiana, Illinois, Michigan, Wisconsin e una parte del Minnesota. La regione comprende più di 260.000 miglia quadrate e fu duramente contesa dalle maggiori potenze coloniali europee, Francia e Gran Bretagna. I francesi avevano bisogno di accedere all’area per condurre il loro commercio di pellicce e spedire le loro merci attraverso i fiumi Ohio e Mississippi. Gli inglesi vedevano la regione come il centro dell’espansione naturale delle loro colonie sulla costa. I coloni americani formarono la Compagnia dell’Ohio nel 1747 per trarre profitto dal commercio delle pellicce e dalla speculazione fondiaria occidentale. La rivalità tra le due grandi potenze era stata contestata in una serie di guerre coloniali, l’ultima delle quali fu la guerra franco-indiana; la vittoria britannica nella guerra dei sette anni fu confermata nel trattato di Parigi del 1763, nel quale, tra le altre cose, i francesi rinunciarono alla loro rivendicazione sul vecchio nord-ovest. Più tardi, durante la Guerra per l’Indipendenza, gli interessi americani nell’area furono avanzati dalle imprese militari di George Rogers Clark. Il controllo dell’area passò dalla Gran Bretagna ai nuovi Stati Uniti con il Trattato di Parigi del 1783. Uno dei principali motivi di contesa tra i nuovi stati indipendenti negli anni 1780 fu il fatto che alcuni di essi mantenevano rivendicazioni su porzioni dell’Ovest. I cosiddetti stati “senza terra” si risentivano dei potenziali vantaggi di quelli “terrieri”. Con riluttanza, gli stati senza terra cedettero le loro rivendicazioni durante gli anni 1780: New York nel 1781, Virginia (il distretto militare della Virginia a sud del fiume Ohio) nel 1784, Massachusetts nel 1785 e Connecticut (la Riserva Occidentale nell’Ohio settentrionale) nel 1785.Una volta che queste terre furono messe in mani federali, fu fatto uno sforzo per stabilire dei governi nelle regioni e fissare le regole per la futura statualità. Questi obiettivi furono realizzati nell’Ordinanza del Nord-Ovest del 1787.Nonostante le promesse della Gran Bretagna di ritirarsi dal Nord-Ovest dopo la Guerra d’Indipendenza, molti commercianti di pellicce e trapper rimasero indietro. Durante gli anni 1780, sul suolo americano c’erano molti più cittadini britannici che americani. I nativi, naturalmente, non riconoscevano la regione come possedimento di nessuno se non il loro. I frontalieri britannici, che non presentavano la minaccia maggiore di un’ampia colonizzazione della regione, ebbero grande successo nel fomentare l’animosità tra i nativi e i frontalieri americani, che erano una minaccia maggiore. Nei primi anni 1790, l’amministrazione di Washington cercò, senza riuscirci, di domare una crescente confederazione indiana nel nord-ovest, ma “Mad Anthony” Wayne calmò la situazione con una vittoria nella battaglia di Fallen Timbers (1794) e il successivo trattato di Greenville (1795).

Vedi Tabella temporale delle guerre indiane.