Tisane usate per l’aborto indotto
Piante ed erbe sono state usate per indurre l’aborto ma ci sono poche informazioni pubblicate che descrivono quelle comunemente usate. Lo scopo di questo rapporto è di descrivere i prodotti a base di erbe usati per indurre l’aborto, e di aumentare la consapevolezza e la comprensione dei loro effetti tossici. Un’indagine descrittiva retrospettiva è stata condotta sulle chiamate ricevute dal Centro Antiveleni di Montevideo tra il 1986 e il 1999 riguardanti l’ingestione di infusi di erbe con intento abortivo. Sono stati identificati un totale di 86 casi che coinvolgevano 30 specie di piante diverse. Le specie più frequentemente coinvolte sono state la ruda (Ruta chalepensis/graveolens), la cola de quirquincho (Lycopodium saururus), il prezzemolo (Petroselinum hortense), e un prodotto erboristico da banco chiamato Carachipita. I componenti di Carachipita sono menta (Mentha pulegium), yerba de la perdiz (Margiricarpus pinnatus), origano (Origanum vulgare) e guaycuri (Statice brasiliensis). L’aborto si è verificato in 23 casi dopo l’ingestione di prezzemolo, ruda, Carachipita, sedano, Cedron, francisco alvarez, floripon, espina colorada. Dei 23 casi, 15 hanno coinvolto solo l’ingestione di piante, 4 casi hanno utilizzato droghe iniettate (presumibilmente ormoni), e in 4 casi c’è stata una manipolazione strumentale autoinflitta. L’insufficienza multipla del sistema degli organi si è verificata in quei pazienti che avevano ingerito ruda (da sola o in combinazione con prezzemolo o finocchio), Carachipita, arnica, o bardana. I decessi si sono verificati in un caso di ingestione di Carachipita e in 4 casi di ingestione di ruda (2 casi di ruda da sola, 2 casi di ruda con prezzemolo e finocchio). Manipolazioni strumentali autoinflitte sono state trovate in 4 dei pazienti con insufficienza multipla del sistema degli organi e in uno di quelli che sono morti. I risultati di questo rapporto non sono conclusivi, ma sembra che l’ingestione di piante per indurre l’aborto comporti il rischio di grave morbilità e mortalità.