Carboplatino e paclitaxel nel cancro cervicale metastatico o ricorrente
Obiettivi: Lo scopo di questo studio era di valutare l’attività e la tossicità della combinazione di carboplatino e paclitaxel nel carcinoma avanzato o ricorrente della cervice.
Metodi: Cinquantuno pazienti eleggibili con carcinoma cervicale avanzato o ricorrente misurabile sono state trattate con carboplatino (area sotto la curva, 5) e paclitaxel 175 mg/m ogni 3 settimane per 6-9 cicli o fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile.
Risultati: Si sono verificate otto risposte complete (16%) e 19 risposte parziali (37%), per un tasso di risposta globale (RR) del 53% (intervallo di confidenza del 95%, 39%-67%). La sopravvivenza mediana libera da progressione era di 6 mesi (95% CI, 5,4-6,5 mesi), e la sopravvivenza globale mediana era di 13 mesi (95% CI, 11,4-14,5 mesi). Il RR era più alto nei pazienti con malattia al di fuori di un sito precedentemente irradiato rispetto a quelli con malattia in un campo precedentemente irradiato (68% vs 30%) (P = 0,011). I pazienti precedentemente trattati con chemioradioterapia avevano un RR del 28%, mentre in quelli precedentemente trattati con la sola radioterapia, il RR era del 68% (P = 0,023). Non c’era alcuna differenza statisticamente significativa tra istologia e risposta alla terapia. I pazienti con performance status di 0 o 1 avevano un RR più alto rispetto a quelli con performance status peggiore. La tossicità è stata generalmente lieve ad eccezione della mielotossicità. La neutropenia di grado 3/4 è stata registrata nel 44% dei pazienti, e il 6% ha sperimentato neutropenia febbrile. Il 22% dei pazienti ha sperimentato anemia di grado 3-4, mentre il 14% ha avuto trombocitopenia di grado 3-4. Tre pazienti (6%) hanno sviluppato una neuropatia sensoriale di grado 3.
Conclusione: La combinazione di carboplatino e paclitaxel sembra avere attività nel carcinoma cervicale avanzato o ricorrente con un profilo di tossicità accettabile.